Nel pensiero sciamanico, tutta l’esperienza umana non è che un lento cammino fondato sulla consapevolezza di sé e del mondo, implementato dalla Natura, e posto tra l’abbraccio amorevole di Madre Terra e la guida illuminata di Padre Cielo. Questo fornisce la misura di una libertà ampia e creativa, esente dalle mode del momento, che si confronta con lo spirito di tradizioni millenarie.
La conseguenza pratica di questo meraviglioso progetto inclusivo, è che tutto quanto esiste risulta intimamente interconnesso. Ogni essere, anche il meno appariscente, anche quello che ci appare inanimato perché privo di una struttura organica, partecipa pienamente di questa totalità, arricchendola con le proprie “istruzioni originarie”.
Questo pensiero, lentamente sedimentato nella comunità per mezzo di “coloro che sanno” (la radice indoeuropea ”sa-” legata al verbo sapere, e ”mànu’, con significato di essere umano), ci fa comprendere come ogni creatura appartenga ad un comune campo di forze. I popoli celtici, nostri antenati europei, lo chiamavano Wyrd e ritenevano che questa matrice universale fosse preposta a riconnettere l’uomo con quei ritmi e quelle leggi che ancora oggi regolano il cosmo: la Consapevolezza del senso, la Forza applicata all’obiettivo, l’aspetto accogliente dell’Amore. Il Triskell.
L’essere umano non ha in tutto questo uno statuto privilegiato, ed è facile constatare come la pratica quotidiana degli antichi riti, mutuata da un passato remoto e proveniente da tradizioni diverse ma complementari, migliori sensibilmente la qualità della vita, il suo orientamento e il rapporto con gli altri. Facendo tesoro degli insegnamenti e della visione di quelli che ne furono gli ultimi testimoni, possiamo provare a restituire all’esistenza la sua coloritura unitaria, per essere in grado di orientare e sostenere le emozioni che ne scaturiscono, al di fuori di ogni logica di sfruttamento e profitto.
Ed è per questo motivo che noi di Sentieri Sciamanici aggiungiamo al termine Sciamanesimo, la sua accezione di Urbano, consapevoli come siamo che proprio nei nostri luoghi di vita e in questi tempi moderni, il futuro potrà porre stabilmente le sue radici.