“Chiedo ai Grandi Custodi dei quattro remoti angoli del mondo, ancora un dono; chiedo alla Madre, avvolta nella profondità dell’abisso, e al Padre, compreso nel suo silenzio cosmico, di tracciare la via di un vagabondo. Mi affido a te o Grande Spirito, e alle tue mani sapienti; tu che conosci quanto sia la durata e i perché di ogni cosa, lascia sia il Sogno, che mi fu guida dall’Alba, a scandire nel meriggio i miei ultimi “come”. Affido a te la memoria delle storie potenti e luminose, poiché nulla vada perduto e possa infine incarnarsi, una volta di più, in coloro che ne rinnoveranno le pagine rimanendo fedeli al contenuto. Tu che vedi affievolito, in questi tempi di turbamento, il sacro fuoco della conoscenza, indebolita la volontà, corrotta la sacralità dell’amore, sostieni – Maestro – di mani forti le mie mani, di voci diverse il mio canto, di passi veloci il mio cammino, perché quanto era, sia, e ancora torni ad essere!”.
Non ne sono sicuro, ma credo potrebbe essere stata questa la preghiera che Merlino, il vecchio mago cui ho usurpato il nome, avrebbe innalzato a quello Spirito che sempre l’aveva sostenuto nella sua lunga vita, prima di interpretare la sua ultima suggestione: la trasmissione delle storie. Le storie di Merlino sono una sorta di “cosmo-visione”; proiettano chi le ascolta in un arcipelago di significati e di significanti, aboliscono il tempo identificandolo con l’attimo presente, mentre dilatano lo spazio fino a condurlo alla portata della mente di Dio. Le storie creano, e ciò che creano acquista vitalità e speranza, merce preziosa per un mondo come il nostro piegato nell’abitudine dalla rassegnazione. Le storie guariscono ogni ferita, perché appartengono da sempre alla spina dorsale della vita e per questo manifestano, in quanti le ascoltano, attitudine alla rigenerazione e tendenza all’unità; risuonando là dove più profondo è il dolore, lentamente lo leniscono, trasformandolo in possibilità futura.
Siamo i Viandanti del Sogno, e per noi seguire il sentiero, dopo la relativa certezza dell’ultimo segnavia incontrato, colora di novità e avventura ogni passo del cammino. Con noi viaggiano “le Relazioni”, la tradizione millenaria dei primi popoli, capace di per sé di illuminare la via restituendo senso nell’incertezza, coraggio nella paura.
Siamo i Viandanti del Sogno, i figli di questa società post-moderna, e questo stesso sito, la nostra pagina fb e i contatti mediatici della nostra mailing list, mostrano chiaramente i modi con cui vogliamo starci dentro, per dare dall’interno il nostro contributo alla trasformazione del mondo. E come Viandanti percorreremo le strade e faremo tappa nei luoghi dove la gente, distratta e frettolosa, si sofferma per cercare un attimo di conforto. E spiegheremo loro chi siamo, attraverso i gesti e le parole, ma soprattutto con la trasparenza dei nostri intenti, in sintonia con le nostre medicine e nella prospettiva del servizio.
Presento oggi, certamente con molto orgoglio ma anche con una sottile sfumatura di timore, questo piccolo strumento di comprensione affidato alle mie cure: l’Angolo di Merlino. Vorrei che fosse accessibile a tutti come un luogo di amici, e, al tempo stesso, costituisse un crocevia di infinite traiettorie, sperimentazioni diverse, spunti di riflessione, consegnati alla semplice lettura o all’interpretazione critica di chi passi di qua. Riassumendo, mi piacerebbe che questa pagina fosse: una sorta di diario di bordo delle esperienze maturate sulla narrazione della storia che abbiamo da poco intrapreso e sulle vestigia di ciò che l’ha preceduta.
La mappa di un cammino che rimane sempre aperto per chiunque vorrà unirsi a noi a partire dalle modalità che più gli appartengono.
La rotta di una navigazione, tra la Terra e il Cielo, che renda comprensibile, anche ai non addetti ai lavori, l’intendimento che si nasconde dietro le azioni, i simboli e i riti che continuiamo a divulgare.
Uno stimolo fecondo alla crescita personale, individuale o collettiva, che possa smuovere la routine del conosciuto e riconsegnare i nostri intenti ai domini del cuore. Grazie di questa visita!
Merlino per i Viandanti del Sogno
P.S. Chiunque voglia dire la sua può scrivermi al seguente indirizzo: rocciacanta@gmail.com o rintracciarmi alla pagine Facebook “Il Custode dei Sogni“